martedì 29 settembre 2009

Meglio i tedeschi?

"Ci vorrebbe un sistema proporzionale alla tedesca"

Questo è il ritornello che va più di moda ultimamente tra i partiti.

In principio furono Casini e Bertinotti.
Poi però arrivò pure Tremonti.
Poi il virus contagiò pure D'Alema e Rutelli (ex-sostenitori del doppio-turno alla francese).
Oggi ormai, ad eccezione forse di qualche ex-aennino e di qualche cane sciolto del PD, tutti vogliono il proporzionale alla tedesca.

Cos'è il proporzionale alla tedesca?

Per dirla semplice, è un proporzionale con sbarramento al 5% e senza vincoli di coalizione.
Per dirla ancora più semplice "Tutti con le mani libere"

Domenica scorsa si sono svolte le elezioni in Germania.
Fino a domenica sera nessuno sapeva niente.
Grande Coalizione? Merkel+Liberali? SPD+Link+Verdi?
Addirittura c'è chi ipotizzava (dopo uno degli ultimi comizi della Merkel con il sindaco di Amburgo) una coalizione del tutto inedita, ossia Merkel+Verdi (Il sindaco di Amburgo cristiano-democratico comanda insieme ai Verdi).

Domenica sera, visti i risultati,la Merkel si è messa subito al lavoro per creare il suo secondo governo sulla base però di una nuova coalizione, questa volta con i liberali.
Lunedi la CDU ha dichiarato : " Le consultazioni vere e proprie per la formazione del nuovo governo nero-giallo cominceranno già la prossima settimana e nel giro di un mese avremo un accordo di coalizione".

Cioè avete capito bene come funziona?

Ogni partito si presenta alle elezioni con il proprio programma, prende i voti su (e per la realizzazione di) quel programma.

Poi la domenica sera si prende il programma pre-elettorale (sulla base del quale si sono presi i voti) e si straccia.

Il lunedi mattina, i partiti vincitori si mettono attorno ad un tavolo e scrivono un nuovo programma 'di coalizione' (ma nessuno ha votato per quel programma e per la realizzazione di questo).

E non solo

Nel 2005 un elettore della SPD (i socialdemocratici) ha votato per Schroeder cancelliere (eventualmente alleato con i Verdi) e si è ritrovato la Merkel cancelliere (alleata con la SPD).
Siamo sicuri che avrebbe votato per la SPD se avesse saputo dell'alleanza con la CDU?

Ora mi chiedo "Ma siamo sicuri che questo sistema sia il migliore?"

Sarò controcorrente (rispetto ai partiti) ma io quando voto voglio conoscere :

1)Per quale partito voto
2)Con chi è alleato questo 'mio' partito (ovvero da chi è formata la coalizione)
3)Chi sarà (in caso di vittoria) il primo ministro
4)Il programma per il governo del Paese (vorrei che quello pre-elettorale coincida con quello post-elettorale, non che siano due programmi diversi)

E dirò di più

Ci terrei anche a sapere, in caso di vittoria, non solo chi sarà il Premier ma anche quale sarà la sua squadra di ministri (almeno i più importanti).
Vorrei ,ad esempio, che Prodi dica che, qualora vincesse ,nel suo futuro governo il ministro di Grazia e 'Giustizia' sarà Mastella.

Siamo davvero sicuri che "Meglio i tedeschi"?

domenica 27 settembre 2009

Il vero problema del PD

Che cos'è oggi il centrosinistra?

Proviamo a fare un'analisi

In Europa il centrosinistra si riconosce quasi unanimemente nella famiglia del PSE ovvero nella famiglia socialista e socialdemocratica europea.
Parliamo quindi dei socialisti francesi,dello spagnolo Zapatero, del portoghese Socrates ,dell'SPD tedesca ecc...ecc...

C'è poi l'eccezione dei laburisti inglese, capaci di fondere efficacemente la cultura socialdemocratica storica con quella del socialismo liberale (anch'essi comunque membri del Partito Socialista Europeo e dell'Internazionale Socialista).

Cosa lega questi partiti?

Sicuramente non la visione 'economico-sociale' intesa principalmente come :

1) Mercato del lavoro
2) Stato sociale

Impossibile ad esempio accumunare la visione dello stato sociale e del mercato del lavoro che aveva Tony Blair (molto liberale se non liberista) con quella di Jospin (quello delle 35 ore), quella di Socrates e Zapatero (che poco si e distinta da quella del suo predecessore Aznar) con quella dei socialisti tedeschi (molto 'tradizionale' direi).
Figuriamoci poi se questi possano essere accumunati dalla non citata questione 'politica estera' che ha visto la famiglia socialista (e non solo) europea andare in ordine sparso (Blair d'accordo con la guerra di Bush,Zapatero chiaramente contrario, così come il cristiano-democratico Chirac ecc...ecc...). Questo perchè la politica estera dei vari Paesi dipende da accordi storici e da consolidati interessi economico-strategici e non certo da mere questioni destra-sinistra.

La cosa che veramente lega questi partiti è la visione aconfessionale e autenticamente laica dello stato.

In Italia invece è stata fatta una scelta diversa decidendo di rifarsi al partito democratico americano.
Il motivo principale di questa scelta (anche se i diretti interessati non lo ammetteranno mai) è dovuto proprio alla questione 'Laicità e Vaticano'.
Impossibile sennò capire quali differenze ci siano in campo economico-sociale tra Bersani ed Enrico Letta (non a caso suo sostenitore alle primarie), tra Rosy Bindi e Veltroni, tra Rutelli e la Bonino (radicale si ma eletta col PD), tra Fioroni e Morando (o Amato) ecc...ecc...

Ecco allora che si è scelto il modello americano.
Dentro il partito democratico americano c'è tutto e il contrario di tutto.

Ci sono abortisti e anti-abortisti, favorevoli e contrari alla pena di morte,favorevoli e contrari alla guerra in Iraq, centristi, liberal, "socialisti" e moderati, pacifisti,liberisti, sostenitori dei sindacati.
Per dirla con i loro nomi, c'è Obama, c'è la Clinton, c'è Mike Gravel (un socialista/pacifista),c'è John Edwards (un centrista),c'è Joe Lieberman (vicino ai repubblicani),c'è Blanche Lincoln (una quasi-repubblicana), c'è Howard Dean (Leader americano del pacifismo) ecc...ecc...

Perchè allora questo sistema funziona negli Stati Uniti e non in Italia?

Il motivo è semplice.
Negli Stati Uniti ogni leader, ogni rappresentante di una posizione politica si presenta alle primarie, ci mette la faccia,gioca la sua partita politica a carte scoperte, senza giochetti,senza cooptazioni, senza apparentamenti.
Tutti fanno la loro battaglia (dandosele anche di santa ragione), ma,una volta stabilito il vincitore, tutti gli altri 'perdenti' si impegnano con tutte le loro forze a sostenere la sua candidatura (e la sua elezione). E il vincitore decide (e comanda).

Ecco allora che arriva un estraneo, per di più nero,senza lobbies alle spalle, senza partiti dietro (anzi con il partito esplicitamente schierato con un altro candidato) che si presenta, ci mette la faccia, parla con la gente, prova a coinvolgerla e a convincerla e ... il resto è storia.

E quì in Italia?
Accade il contrario.

Questione Apparentamenti:

Il "leader" di turno prima di presentare la propria candidatura si preoccupa di garantirsi il sostegno dei capi (o comunque di buona parte di essi).
Un esempio? No due.
Veltroni nel 2007. Prima si assicurò la quasi totalità dei capi-corrente e poi annunciò la propria candidatura.
Bersani 2009. Prima si assicura il sostegno del Deus ex machina (D'Alema) e degli altri capi-bastone e poi si candida.

Questione cooptazione e leadership :
Il "leader" viene cooptato dallo stesso partito.
Un esempio? Sempre Veltroni. Nel 2006 non si candida (d'accordo con il partito) in cambio del sostegno futuro dell'apparato nel 2007.
Sempre Bersani che, d'accordo con i capi ,non si presenta nel 2007 in cambio di un appoggio futuro (2009).
E con la cooptazione il leader non può mai comandare (e decidere) perchè deve sempre rendere conto a chi lo ha fatto eleggere (l'apparato).

Questione "Posizioni politiche rappresentate" e "sostegno al vincitore" :
Non vengono mai messe in campo tutte le posizioni politiche.
In questi giorni si parla molto dell'insoddisfazione di Rutelli e dei Teo-Dem. Mi chiedo "Ma quale migliore occasione delle primarie per provare a cambiare le cose e fare la propria proposta?". Perchè Rutelli non si presenta?
Perchè la sinistra del PD (sinistra democratica) non si presentò alle primarie del 2007 con la propria proposta politica (e scelse la scissione)?
Beh c'è il rischio di perdere. Molto meglio fare (o farsi) un altro partito (o trasmigrare in un altro partito, magari in cambio di qualche poltrona).

Avete presente come fanno i bambini quando perdono una partita a pallone?
Anzichè accettare la sconfitta (o chiedere la rivincita o comunque aspettare l'occasione per la rivincita),se ne vanno via piangendo,evocando 'improbabili' brogli, e magari ... portandosi via anche il pallone.

Ecco i politici del centrosinistra italiano sono proprio come i bambini.

Quel maledetto 27 settembre '86

...When a Man Lies He Murders
Some Part of the World
These Are the Pale Deaths Which
Men Miscall Their Lives
All this I Cannot Bear
to Witness Any Longer
Cannot the Kingdom of Salvation
Take Me Home...

mercoledì 23 settembre 2009

Le primarie del PD vol.1

Loro si che sono democratici, fanno le primarie.

Premesso che il loro statuto per l'elezione del segretario è quanto di più burocratico e stalinista ci sia, sentite un pò quà questi democratici :

1. A Santa Maria (Catanzaro), in un circolo con 162 iscritti totali, Bersani ha ricevuto 180 voti e Franceschini 36 (quindi 162 iscritti totali e 216 votanti)

2. In un circolo a Catanzaro 379 iscritti: Bersani 474, Franceschini 128 e Marino 4 (379 iscritti e 606 voti)

3. Caraffa, ancora in Calabria: 5 iscritti, 36 votanti, tutti per Bersani

E poi accusano Karzai e Ahmadinejad di truccare le elezioni nei loro Paesi?

E poi si lamentano che solo loro sono democratici perchè fanno le primarie mentre, ad esempio, l'UDC e il PDL non le fanno?

E poi parlano di moralità?

Almeno gli altri non sono ipocriti...

Gasparri e Report

L'altra sera ho sentito Gasparri dire che quello della Gabanelli è un programma di sinistra.

Affermare ciò significa confermare la "presunta" superiorità morale della sinistra...

martedì 22 settembre 2009

Di Boss ce n'è uno solo

You can't start a fire without a spark
"Non puoi accendere un fuoco senza una scintilla"

Chissà quando sarà scattata la scintilla?

Forse il 23 settembre del 1949 al Monmouth Memorial Hospital di Long Branch nel New Jersey

O forse in quella serata del settembre 1956, quando assistette all'esibizione di Elvis all'Ed Sullivan Show.

O magari quella sera in cui Jon Landau (critico del 'Rolling Stones'), dopo aver assistito ad un suo concerto dichiarò : "stasera ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è Bruce Springsteen"


Ma chi è Bruce Springsteen? Beh non scriverò certo quì la sua biografia, per quello c'è Wikipedia.

Ma cos'è stato Bruce Springsteen?
Nessuno è riuscito a spiegare il personaggio meglio di Bono Vox :

"Non ha mai fatto le cose che la maggior parte delle rockstar fanno. È diventato ricco e famoso, ma non ha mai imbarazzato se stesso con tutto questo successo, vero? Nessun arresto per droga, nessuna pulizia del sangue in Svizzera. E la cosa più importante è che non gioca nemmeno a golf! Nessuna acconciatura strana, nemmeno negli anni '80. Niente vestitini nei videoclip, parti cinematografiche imbarazzanti, cuccioli di serpente o di scimmia. Nessuna mostra di suoi quadri. Nessuna lite pubblica e non si è mai dato fuoco."

Ci sono tante rockstar ma di Boss ce n'è uno solo...Anguri Bruce...

lunedì 21 settembre 2009

Matrix ovvero ''Non pensavo di rimpiangere Mentana''

Enrico Mentana (detto "Chicco") non mi è mai stato particolarmente simpatico.

Politicamente

In gioventù si schiera con i socialisti e per questo (secondo la più classica delle lottizzazioni) viene assunto in Rai dove rimane fino al '91.
Nel '92 approda alla Fininvest e da quel momento si dichiara 'indipendente' nascondendosi dietro la sua astensione al voto e dichiarando in ogni occasione di esercitare la sua professione in totale libertà e indipendenza dalla proprietà.
Poi accade che, per vari motivi, viene fatto fuori (contribuendo lui stesso in parte) e allora dichiara che "improvvisamente" Mediaset (quell'oasi di felicità,libertà e indipendenza) è diventato un comitato elettorale dove i dipendenti festeggiano per il buon lavoro, portato a termine non tramite la giusta informazione o gli ascolti, ma basandosi sulle preferenze accordate dagli italiani a Silvio Berlusconi.

Personalmente

Diciamo che non mi è simpatico 'a pelle'. Crede di essere divertente ma in verità fa battute alle quali ride solo lui.

Detto questo viene da chiedersi da dove nasca allora il 'mio rimpianto'.

L'altra sera ho visto una puntata di Matrix (condotto "dall'imparziale" Alessio Vinci) sul tema della 'libertà di informazione'. Ad inizio programma va in onda un servizio definito oggettivo (il classico servizio che dovrebbe essere neutrale su cui poi le varie parti politiche presenti dovrebbero discutere) che descrive come è schierata politicamente l'informazione italiana.

Allora secondo Matrix (cito praticamente alla lettera):

1)Il Corriere della Sera,Il Messaggero,La Repubblica e La Stampa e il Sole 24 (in quanto diretto da Riotta) sono giornali di Sinistra (o comunque contro questo governo)

2)I giornali di Destra sono solo 3 : il Giornale,Libero e Il Foglio

3)I telegiornali faziosi sono 2, il TG4 e il TG3 (ma essendo uno di destra e uno di sinistra si elidono)

4)TG2 e Studio Aperto si occupano più che altro di Gossip e Costume quindi non contano

5)Rai1 e TG5 sono imparziali 'per definizione'

Ora, facciamo un attimo di chiarezza.

Il Corriere della Sera è di proprietà delle banche e degli industriali (due categorie 'storicamente' di sinistra).

Per quanto riguarda la Repubblica posso essere d'accordo

La Stampa è della famiglia Agnelli (famiglia notoriamente comunista)

Il Messaggero è di Caltagirone (il decimo uomo più ricco d'Italia), suocero di Casini (a proposito vi ricordate la telefonata fuori onda che ricevette il direttore Napoletano nella quale veniva 'invitato' a dare più spazio a Casini?)

Sul Sole24 ogni commento è superfluo.

Detto questo, e il Tempo? La Nazione? Il Resto del Carlino? il Giorno? Italia Oggi? L'Opinione? L'indipendente? Ideazione? Senza contare i giornali locali (il Mattino,il SecoloXIX...).

Il direttore del Tg2 (nominato dal centrodestra) è Mario Orfeo, il maggiore sponsor di Berlusconi sulla questione rifiuti di Napoli (provate a leggere quello che scriveva su il Mattino l'anno scorso)

Beh di Studio Aperto potrei dire tante cose (visto che mi capita spesso di vederlo). Dico solo questo, alle volte mi sembra più 'subdolamente' fazioso Studio Aperto del TG4.

Il direttore del TG5 (Imparziale per definizione) è Clemente Mimun famoso per :

1)Aver oscurato (quando era al TG1) il discorso di Berlusconi che , durante una seduta al parlamento europeo, paragonava ad un kapò il deputato socialista tedesco Martin Schulz, colpevole di avergli mosso delle critiche

2)Aver presentato ,come accolto da applausi dell'aula al gran completo, un discorso di Berlusconi all'ONU (fatto in realtà davanti a sedie semivuote e poca gente). Smascherato a dir la verità da Striscia la Notizia.

3)Aver dichiarato che Lui ha sempre votato per Forza Italia

Il direttore del Tg1 (imparziale per definizione)è Augusto Minzolini. Ora chi leggeva la Stampa sa chi è Minzolini e come la pensa.
Un solo esempio. Vi ricordate quando oscurò le notizie su escort e Berlusconi?

Dichiarò :
«A urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull'ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c'è ancora una notizia certa e tantomeno un'ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori».

Sentite invece cosa diceva qualche tempo prima :
«Un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale........penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia.....La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico».

Detto tutto questo mi viene da dire "Ridateci Chicco"

mercoledì 16 settembre 2009

il PIL,Stiglitz e ... Veltroni

Pochi giorni fa è stato presentato il rapporto "misura delle performance economiche e del progresso sociale",frutto del lavoro di un gruppo di 25 economisti di fama mondiale capitanati da Joseph Stiglitz (premio Nobel per l'economia).

L'idea di fondo,peraltro non nuova, è di 'superare il PIL' o meglio smettere di considerare il PIL come l'unico indicatore della ricchezza e del benessere di una nazione.
Stiglitz afferma : 'Il Pil non è falso, ma forse male utilizzato'. Bisogna quindi affiancare al PIL altri parametri per calcolare la ricchezza reale di un Paese.
L'esempio che il premio Nobel porta è tanto semplice quanto efficace.
In un Paese i problemi di traffico e l'inadeguatezza dei trasporti pubblici possono far crescere il PIL a causa dell'aumento del consumo di benzina. Ciò però non significa che questo Paese sia più ricco o che si viva meglio.

La Commissione ha così proposto di affiancare al PIL, parametri come la qualità dell'ambiente,dei servizi pubblici e della scuola.

Penserete tutti "Belle parole, ma in questo sistema turbo-capitalistico chi le recepirà? Quale politico? "

Poi leggi che un certo Sarkozy, quindi uno di destra, in un'intervista ha dichiarato :

"la Francia si batterà perché tutte le istituzioni internazionali modifichino il loro sistema statistico seguendo le raccomandazioni del premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz"

e ancora

"Ormai è avviata una riflessione collettiva e non si fermerà"
"Il PIL non basta,misuriamo istruzione e tempo libero"

Poi ascolti il ministro Tremonti (sempre di destra) dire :

"Il PIL non cattura certi punti di forza dell' Italia: dal ruolo del volontariato, all' elevato risparmio delle famiglie, all' efficienza mediamente alta del sistema sanitario in base all' attesa di vita"

Poi addirittura scopri l'esistenza di un piccolo Paese dell'Asia chiamato Bhutan in cui il re ha introdotto il concetto di felicità interno lorda, arrivando a dimostrare che il benessere psicologico, l'istruzione o la disponibilità di tempo libero contano più del fatturato dell'economia.
A proposito, ma non eravamo noi occidentali la civiltà 'superiore'?

Ma la sinistra? La sinistra italiana che ne pensa in proposito?
Beh c'è un personaggio che ambiva non solo a fare il presidente del Consiglio, ma anche il capo di una nuova Sinistra di nome Walter Veltroni, cresciuto con il mito di Robert Kennedy.
Cosa penserà lui del PIL?
La risposta è semplice, la possiamo leggere sul sito del suo partito

"Il disegno del PD ha nella crescita,nell’incremento del Pil la priorità assoluta"

Ringraziamo ancora Dio, o chi per lui, ci ha voluto risparmiare da questo personaggio.

Detto questo, vorrei riportare alcune frasi di un famoso discorso pronunciato da Robert Kennedy (si proprio lui, l'idolo di Veltroni) nel 1968 (pensate un pò,più di 40 anni fa):

"Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani."

Ma perchè in America hanno avuto Robert Kennedy e in Italia ci hanno dato Veltroni?

lunedì 14 settembre 2009

La mancata lungimiranza del Cav (della serie 'errare è umano .....')

In questi giorni sono 3 i problemi che agitano le acque del Cavaliere ed è curioso notare come questi vengano tutti dai suoi storici alleati (o ex alleati) Fini, Casini e Bossi.
Andiamo con ordine.

Di Fini c'è ben poco da dire, è un problema inesistente montato dai giornali che si divertono a creare ipotetici scenari fantapolitici. Fini non andrà mai nel cosiddetto 'Grande Centro' di Casini; ormai nel suo partito non conta più niente ed è riuscito perdere anche il sostegno della maggior parte dei colonnelli di AN passati ormai a Berlusconi. Inoltre ha perso anche il sostegno della maggioranza dei suoi vecchi elettori aennini. Da presidente della Camera può fare il suo show, ma a fine legislatura rientrerà nei ranghi con le orecchie abbassate (come è già successo nel 2008 dopo la 'svolta del predellino' del Cav).

Ben più interessante è invece Casini. L'UDC è un partito residuale che al massimo può arrivare al 7-8%. Purtoppo per il Cav però l'UDC può giocarsi questa sua rendita sia a destra che a sinistra ed i sondaggi in vista delle regionali del prossimo anno danno l'UDC decisivo in molte regioni importanti e strategiche (tra cui il Lazio,il Piemonte e la Puglia). Berlusconi, che punta al 'cappotto' , non può permettersi di perdere queste 3 regioni e quindi cercherà di trattare fino alla fine (anche al costo di candidare un 'udiccino' in Piemonte). Per questo proverà (con successo) a convincere Bossi dell'assoluta necessità dell'alleanza con l'UDC invitandolo a rinunciare alla ventilata ipotesi Cota.

Per quanto riguarda la Lega invece, con il passare della legislatura il Cavaliere si sta rendendo conto di quanto 'difficile' sia il rapporto con il partito di Bossi che nonostante tutto rimane comunque il suo alleato preferito. La Lega,che nelle ultime elezioni ha riscosso un successo straordinario non solo al Nord, ha già bussato alla porta del Cavaliere chiedendo la presidenza di almeno una regione del Nord. Ovviamente questa non può essere la Lombardia, in cui c'è ormai un Governatore a vita (Formigoni) che ha acquisito un potere enorme e che vanta anche un rapporto preferenziale con i cattolici (visti i suoi lunghi trascorsi in Comunione e Liberazione). E probabilmente questa non sarà neanche il Veneto dove alla fine,con molta probabilità, verrà riconfermato Galan (che come Formigoni è benvisto all'UDC).
Compreso che non otterrà alcuna poltrona 'pesante', Bossi sta preparando la sua 'campagna d'autunno'. Ieri a Venezia ha già anticipato quelli che saranno i temi caldi, ovvero le gabbie salariali,lotta all'immigrazione e il federalismo. E di sicuro il Senatur non tornerà dal suo popolo a mani vuote.

Ora viene da chiedersi,cos'è che collega Bossi a Casini? Semplice la mancata lungimiranza del Cavaliere. Nel 1999 si presentò a Berlusconi la prima occasione per sbarazzarsi di Casini e Soci e annettersi il loro elettorato (con il quale condivideva e condivive quasi tutto). Purtoppo per lui (e per gli italiani) il Cavaliere non si spese nella campagna elettorale e il referendum abrogativo della quota proporzionale (che avrebbe significato bipartitismo e fine di tutti i problemi) non passò per un pelo (49.60% di votanti).
Come dice il proverbio? 'errare è umano'.

Poi però succede che nel 2009 qualche 'illuminato' ci riprovi a fare un pò di pulizia nel sistema politico e proponga un referendum elettorale che, in sostanza, porterebbe al bipartitismo 'di fatto'. Pensate un pò, in un solo colpo far fuori Casini (annettendosi il suo elettorato che è 'di natura' di centrodestra) e Bossi. Sul Senatur il discorso è un pò diverso, la Lega nel '99 non era il partito che è oggi, poteva ancora spendere la sua forza politica sia a destra che a sinistra (vi ricordate D'Alema che arrivo' a definirla una costola della sinistra?). In più un maggioritario puro non l'avrebbe sfavorita più di tanto visto l'enorme forza che aveva (ed ha) nei collegi del Nord. La Lega del 2009 invece è tutt'altro partito, sempre fortissimo, ma ormai può giocare le sue carte solo nel campo di centrodestra. Questo significa che in un eventuale bipartitismo i suoi voti travaserebbero tutti su Berlusconi che, per di più ,è benvoluto dall'elettorato leghista.
Cosa fa Berlusconi?
Beh,per paura della crisi di governo, affossa il referendum dimostrando un'inaspettata cecità e mancanza di lungimiranza.
Oggi si merita tutti i problemi politici che i suoi gli stanno creando.
Come dice il proverbio? 'errare è umano, perseverare è diabolico'

Vorrei concludere l'analisi con queste parole : "Il più grande merito politico di Berlusconi è stato di aver fatto nascere il bipolarismo in Italia, il più grosso demerito è stato di aver ucciso sul nascere il bipartitismo"

domenica 13 settembre 2009

Terra o Cemento?

Vi ricordate il famoso piano-casa di Berlusconi?

Il motto era "Quando riparte l'edilizia riparte tutta l'economia" .

Poco tempo fa LegaAmbiente ha pubblicato un rapporto a dir poco agghiacciante, dal quale apprendiamo che negli ultimi 15 anni in Italia sono stati cementificati 3 milioni di ettari di superficie libera da costruzione.
Ma quanti sono 3 milioni di ettari???
Equivale ad un'area grande più di Lazio e Abruzzo messi insieme. Ho reso l'idea?
Di questi 3 milioni, 2 erano di superficie agraria.

Cito ora un'altro dato. Da una ricerca Cescat - Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia viene fuori che in Italia ci sono due milioni di case vuote, di cui 250.000 in Lombardia (43 ogni 100), 165.000 in Emilia-Romagna (42 ogni 100), 200.000 nel Lazio (44 ogni 100) e così via.

In un'intervista di agosto, il ministro Zaia si lamentava del fatto che In Italia, in media, un ettaro di terra costa 25.500 euro. Un prezzo enorme se confrontato con i 5.500 euro della Francia, i 6.500 della Germania e gli 8.500 dell'Olanda.

Caro ministro, è così difficile capire il perchè di questi prezzi? Continuando di questo passo tra 15 anni un ettaro di terra agricola in Italia quanto costerà?
E poi viene a dirci che l'Italia deve raggiungere l'autosufficienza alimentare?


Detto questo mi chiedo "Ma in Italia abbiamo bisogno di altro cemento?"

Pierluigi Bersani, il più amato dai ....ciellini

Dell'ultimo convegno di Comunione e Liberazione c'è una cosa mi ha stupito non poco. Come mai il popolo di CL, chiamato ad esprimere la sua preferenza tra i candidati alle primarie del PD, ha preferito l'ex comunista Bersani al 'chierichetto' Franceschini? Com'è possibile? Un ex PCI, uno di quelli che una volta erano definiti 'mangiapreti' preferito ad un ex Dc? E come mai Bersani è il politico di centrosinistra preferito dai ciellini? Come mai tutti gli anni riceve l'invito al Meeting? Pensate che nel 2006 partecipò addirittura alla presentazione del libro di Don Giussani 'Dall'utopia alla presenza'.

La corrente di Franceschini ha giustificato il fatto dicendo che a Cl fa comodo il solito partito di sinistra, socialdemocratico, che se ne sta a sinistra e che si allea con i cattolici. Insomma loro (quelli di Franceschini) sono il 'nuovo' e quindi fanno paura ai 'conservatori'. Come al solito hanno capito tutto di politica, in questi 15 anni non ne hanno sbagliata una.

Poi invece magari ti capita di leggere un libro intitolato 'la questua' di Curzio Maltese, e magari scopri che nei 'Decreti Bersani' del Governo Prodi, con un cavillo, si stabilisce che non devono pagare l'ICI gli immobili della Chiesa ad uso "non esclusivamente commerciale". Ma che significa in parole povere? Significa che il 90-95% delle proprietà della Chiesa continua a non pagare l'ICI. Prendete un grosso albergo di proprietà della Chiesa Cattolica. Basta che dentro ci sia una piccola cappella o anche solo una teca per renderlo "non esclusivamente commerciale" e quindi esente dall'ICI.
Qualcuno si chiederà "ma dov'è il problema?". Il problema è che questa esenzione droga il libero mercato e la giusta concorrenza. Pensate agli alberghi, ai cinema, alle librerie e al resto.
Vi ricordate il governo Prodi? Una delle cose che più ricordiamo è il 'Decreto Bersani' che aveva come idea di fondo il motto 'la concorrenza fa bene a tutti'.


Come mai Bersani è il politico di centrosinistra preferito dai Ciellini?

Ecco svelato l'arcano

Gli idoli

Ho visto gente piangere per Pasolini, per Martin Luther King, per John Lennon, per Papa Giovanni Paolo II, per Falcone & Borsellino e potrei continuare al'infinito.

Poi ieri ho visto tanta gente comune piangere per Mike Bongiorno.

E quindi? Qual è il senso?

Beh, ognuno ha gli idoli che si merita...

sabato 12 settembre 2009

Brunetta e De Andrè

Conosciamo tutti l'amatissimo (secondo i sondaggisti) ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta. Beh in occasione della mostra di Venezia, il ministro ''anti-fannulloni'' ha letteralmente sbroccato contro quello che lui definisce 'culturame parassitario vissuto di risorse pubbliche' ossia registi che ,a suo dire, hanno incassato 30-40 milioni di euro di finanziamenti incassando 3-4000 euro in tutta la loro vita.
Facciamo ora un passo indietro. Ricordiamo tutti la crociata anti-fannulloni del ministro. In proposito Brunetta era arrivato a dichiarare all'Ag news : "Come si risolve il problema dei fannulloni all'interno della pubblica amministrazione? Semplicemente licenziandoli".
Come si può non essere d'accordo con l'amatissimo ministro?
Purtoppo (e lo dico senza ironia) apprendo da Wikipedia che l'amatissimo si piazza al 611mo posto tra i colleghi europarlamentari per le presenze, con una percentuale di assenteismo pari al 51.79%. Ora mi chiedo, ma secondo voi nella nostra pubblica amministrazione fannullona, quanti dipendenti possono vantare una simile percentuale? Quanti saranno quelli che vanno a lavorare un giorno su due?
Come diceva il ministro? ''Andrebbero licenziati''?. Sono perfettamente d'accordo.

Detto questo, mi viene in mente una celebre canzone di un fannullone genovese che ,in una sua strofa,recita così:

...la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perchè ha il cuore troppo,
troppo vicino al buco del culo...

Tratto da 'un giudice' di Fabrizio De Andrè

venerdì 11 settembre 2009

Bossi sulle escort

Intervistato sulla vicenda delle escort, il grande leader della Lega ha dichiarato : "Penso che tutto sia stato messo in piedi dalla mafia...abbiamo fatto leggi pesantissime contro la mafia....Sono convinto che la mafia ha organizzato questa roba quì".
Facciamo ora un indovinello. Chi ha pronunciato queste frasi qualche tempo fa?
"Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il nord. La Fininvest è nata da cosa nostra"
E ancora (rivolto a Berlusconi):
"Dovrai scappare dal Nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso"

Riforma Sanitaria

In vista dell'annunciata proposta di riforma della sanità americana, i repubblicani attaccano : ''La riforma del presidente è socialista'', ""Non vogliamo vedere l'America trasformata in un Paese di stampo socialista", "Non vogliamo vedere l'America trasformata in un Paese di stampo socialista".

Cavolo, non mi ero accorto che in tutta Europa (e oltre) vigesse il socialismo.