mercoledì 16 settembre 2009

il PIL,Stiglitz e ... Veltroni

Pochi giorni fa è stato presentato il rapporto "misura delle performance economiche e del progresso sociale",frutto del lavoro di un gruppo di 25 economisti di fama mondiale capitanati da Joseph Stiglitz (premio Nobel per l'economia).

L'idea di fondo,peraltro non nuova, è di 'superare il PIL' o meglio smettere di considerare il PIL come l'unico indicatore della ricchezza e del benessere di una nazione.
Stiglitz afferma : 'Il Pil non è falso, ma forse male utilizzato'. Bisogna quindi affiancare al PIL altri parametri per calcolare la ricchezza reale di un Paese.
L'esempio che il premio Nobel porta è tanto semplice quanto efficace.
In un Paese i problemi di traffico e l'inadeguatezza dei trasporti pubblici possono far crescere il PIL a causa dell'aumento del consumo di benzina. Ciò però non significa che questo Paese sia più ricco o che si viva meglio.

La Commissione ha così proposto di affiancare al PIL, parametri come la qualità dell'ambiente,dei servizi pubblici e della scuola.

Penserete tutti "Belle parole, ma in questo sistema turbo-capitalistico chi le recepirà? Quale politico? "

Poi leggi che un certo Sarkozy, quindi uno di destra, in un'intervista ha dichiarato :

"la Francia si batterà perché tutte le istituzioni internazionali modifichino il loro sistema statistico seguendo le raccomandazioni del premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz"

e ancora

"Ormai è avviata una riflessione collettiva e non si fermerà"
"Il PIL non basta,misuriamo istruzione e tempo libero"

Poi ascolti il ministro Tremonti (sempre di destra) dire :

"Il PIL non cattura certi punti di forza dell' Italia: dal ruolo del volontariato, all' elevato risparmio delle famiglie, all' efficienza mediamente alta del sistema sanitario in base all' attesa di vita"

Poi addirittura scopri l'esistenza di un piccolo Paese dell'Asia chiamato Bhutan in cui il re ha introdotto il concetto di felicità interno lorda, arrivando a dimostrare che il benessere psicologico, l'istruzione o la disponibilità di tempo libero contano più del fatturato dell'economia.
A proposito, ma non eravamo noi occidentali la civiltà 'superiore'?

Ma la sinistra? La sinistra italiana che ne pensa in proposito?
Beh c'è un personaggio che ambiva non solo a fare il presidente del Consiglio, ma anche il capo di una nuova Sinistra di nome Walter Veltroni, cresciuto con il mito di Robert Kennedy.
Cosa penserà lui del PIL?
La risposta è semplice, la possiamo leggere sul sito del suo partito

"Il disegno del PD ha nella crescita,nell’incremento del Pil la priorità assoluta"

Ringraziamo ancora Dio, o chi per lui, ci ha voluto risparmiare da questo personaggio.

Detto questo, vorrei riportare alcune frasi di un famoso discorso pronunciato da Robert Kennedy (si proprio lui, l'idolo di Veltroni) nel 1968 (pensate un pò,più di 40 anni fa):

"Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani."

Ma perchè in America hanno avuto Robert Kennedy e in Italia ci hanno dato Veltroni?

Nessun commento:

Posta un commento