lunedì 21 settembre 2009

Matrix ovvero ''Non pensavo di rimpiangere Mentana''

Enrico Mentana (detto "Chicco") non mi è mai stato particolarmente simpatico.

Politicamente

In gioventù si schiera con i socialisti e per questo (secondo la più classica delle lottizzazioni) viene assunto in Rai dove rimane fino al '91.
Nel '92 approda alla Fininvest e da quel momento si dichiara 'indipendente' nascondendosi dietro la sua astensione al voto e dichiarando in ogni occasione di esercitare la sua professione in totale libertà e indipendenza dalla proprietà.
Poi accade che, per vari motivi, viene fatto fuori (contribuendo lui stesso in parte) e allora dichiara che "improvvisamente" Mediaset (quell'oasi di felicità,libertà e indipendenza) è diventato un comitato elettorale dove i dipendenti festeggiano per il buon lavoro, portato a termine non tramite la giusta informazione o gli ascolti, ma basandosi sulle preferenze accordate dagli italiani a Silvio Berlusconi.

Personalmente

Diciamo che non mi è simpatico 'a pelle'. Crede di essere divertente ma in verità fa battute alle quali ride solo lui.

Detto questo viene da chiedersi da dove nasca allora il 'mio rimpianto'.

L'altra sera ho visto una puntata di Matrix (condotto "dall'imparziale" Alessio Vinci) sul tema della 'libertà di informazione'. Ad inizio programma va in onda un servizio definito oggettivo (il classico servizio che dovrebbe essere neutrale su cui poi le varie parti politiche presenti dovrebbero discutere) che descrive come è schierata politicamente l'informazione italiana.

Allora secondo Matrix (cito praticamente alla lettera):

1)Il Corriere della Sera,Il Messaggero,La Repubblica e La Stampa e il Sole 24 (in quanto diretto da Riotta) sono giornali di Sinistra (o comunque contro questo governo)

2)I giornali di Destra sono solo 3 : il Giornale,Libero e Il Foglio

3)I telegiornali faziosi sono 2, il TG4 e il TG3 (ma essendo uno di destra e uno di sinistra si elidono)

4)TG2 e Studio Aperto si occupano più che altro di Gossip e Costume quindi non contano

5)Rai1 e TG5 sono imparziali 'per definizione'

Ora, facciamo un attimo di chiarezza.

Il Corriere della Sera è di proprietà delle banche e degli industriali (due categorie 'storicamente' di sinistra).

Per quanto riguarda la Repubblica posso essere d'accordo

La Stampa è della famiglia Agnelli (famiglia notoriamente comunista)

Il Messaggero è di Caltagirone (il decimo uomo più ricco d'Italia), suocero di Casini (a proposito vi ricordate la telefonata fuori onda che ricevette il direttore Napoletano nella quale veniva 'invitato' a dare più spazio a Casini?)

Sul Sole24 ogni commento è superfluo.

Detto questo, e il Tempo? La Nazione? Il Resto del Carlino? il Giorno? Italia Oggi? L'Opinione? L'indipendente? Ideazione? Senza contare i giornali locali (il Mattino,il SecoloXIX...).

Il direttore del Tg2 (nominato dal centrodestra) è Mario Orfeo, il maggiore sponsor di Berlusconi sulla questione rifiuti di Napoli (provate a leggere quello che scriveva su il Mattino l'anno scorso)

Beh di Studio Aperto potrei dire tante cose (visto che mi capita spesso di vederlo). Dico solo questo, alle volte mi sembra più 'subdolamente' fazioso Studio Aperto del TG4.

Il direttore del TG5 (Imparziale per definizione) è Clemente Mimun famoso per :

1)Aver oscurato (quando era al TG1) il discorso di Berlusconi che , durante una seduta al parlamento europeo, paragonava ad un kapò il deputato socialista tedesco Martin Schulz, colpevole di avergli mosso delle critiche

2)Aver presentato ,come accolto da applausi dell'aula al gran completo, un discorso di Berlusconi all'ONU (fatto in realtà davanti a sedie semivuote e poca gente). Smascherato a dir la verità da Striscia la Notizia.

3)Aver dichiarato che Lui ha sempre votato per Forza Italia

Il direttore del Tg1 (imparziale per definizione)è Augusto Minzolini. Ora chi leggeva la Stampa sa chi è Minzolini e come la pensa.
Un solo esempio. Vi ricordate quando oscurò le notizie su escort e Berlusconi?

Dichiarò :
«A urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull'ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c'è ancora una notizia certa e tantomeno un'ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori».

Sentite invece cosa diceva qualche tempo prima :
«Un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale........penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia.....La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico».

Detto tutto questo mi viene da dire "Ridateci Chicco"

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